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Luoghi da Visitare

Brivio

Il paese di Brivio si trova sul fiume Adda, ai margini orientali della Brianza, per secoli confine di stato tra la Serenissima Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano.
(ill.Vista del Castello, disegno di Elena, 1835 circa)

Il CASTELLO
Piazza Frigerio, Brivio - da Vescogna 5,6 km

Noto fin dal 968, poi via via dei Conti di Lecco, dei Vescovi di Bergamo, dei Visconti milanesi, nel Quattrocento della Serenissima. Con la rivoluzione industriale Cesare Cantù ne fece trasformare un' ala in filanda.
Il castello domina ancora il paese con la sua struttura a pianta quadrata. Ai tre angoli del castello vi sono delle torri a pianta circolare, il quarto angolo è a sezione quadrata.
Nel 1888 venne ritrovato un piccolo scrigno, in latino "Capsella", di forma ellittica realizzata in lamina d' argento sbalzato e rifinita a bulino con alcune parti dorate, datata alla fine del V° secolo. Oggetto di grande interesse perchè uno dei primi reliquari conosciuti del mondo paleocristiano, oggi è conservata al Museo del Louvre a Parigi.

LUNGO ADDA
Via Leonardo da Vinci, Brivio - da Vescogna 5,6 km

Dalla piazza principale, prima di imboccare il Lungo Adda in direzione sud verso Imbersago e Trezzo, si può visitare il piccolo quartiere del Ghetto ebraico che si trova, oltrepassato l' arco di via Cesare Cantù, nelle stradine e nei vicoli attorno alla piazzetta della Sinagoga. Proseguendo verso il fiume si passa a fianco dell' edificio della Filanda Carozzi, esempio di architettura industriale della seconda metà del XIX° secolo.
Il sentiero lungo la riva si snoda per circa 3,5 chilometri fino al Traghetto di Leonardo in un paesaggio rilassante con begli scorci del fiume, piccoli stagni laterali che si aprono di tanto in tanto e delle montagne sullo sfondo.
Percorribile in bicicletta fino a Trezzo d' Adda (17 km) dopo circa 7 chilometri si incontra il ponte di ferro di Paderno, costruito alla fine dell' Ottocento su progetto di Gustav Eiffel e di seguito le rapide con le chiuse del Naviglio fino alle centrali elettriche Bertini del 1895 ed Esterle del 1914, in un paesaggio che ricorda quelli dipinti da Leonardo da Vinci.