Le ville patrizie che tra il Settecento e l' Ottocento vengono costruite numerose in Brianza, dove già sorgevano "Casini di Caccia" e case di campagna ottenute dal riadattamento di preesistenti castelli o case-forti, si inseriscono in un contesto paesaggistico che era il frutto di una lenta e faticosa evoluzione.
A partire dal Cinquecento, la nobiltà milanese cominciò a far costruire eleganti dimore di campagna dove cercare scampo, in estate, al caldo della città. Fu così che la pianura e i colli briantei si costellarono di ville, quasi sempre coronate da scenografici giardini. La Brianza, per secoli, si è arricchita di dimore grandi e piccole che sono andate a comporre un patrimonio d' arte straordinario e una delle più eleganti e raffinate testimonianze di questa terra al pari di quelle venete, toscane, laziali e vesuviane.
L' area attorno a Villa La Vescogna, all' estremo confine di levante di questa terra, ha conservato meglio di altre questo prezioso patrimonio. Alcune pregevoli testimonianze sono oggi visitabili.
(Villa Subaglio, cartolina 1930 circa)
VILLA SUBAGLIO
Via Emilio Bianchi 1, Merate - info: 039.9992716 - da Vescogna 3,2 km
La villa è collocata su un rilievo di Merate in posizione panoramica che consente di volgere un ampio sguardo sul paesaggio collinare che corona la Brianza.
Dalla Cassina Subaglio o Subaj di proprietà del marchese Rescali, già esistente nella seconda metà del Settecento, diverse opere di annessione e nuove edificazioni portarono alla casa di villeggiatura attuale.
Di particolare pregio i giardini che si palesano come un unicum nonostante siano composti da ambienti profondamente differenti: un formale giardino all' italiana, un vasto prato che costituisce il cuore attorno il quale si estende il giardino all' inglese, un bosco artificiale e un altro pressochè naturale.
Dalla famiglia Prinetti, nel 1990, quando ormai la villa e il parco versavano in precarie condizioni di conservazione, passò ad una nuova proprietà che si è impegnata in un' opera di recupero che ha sottratto l' intero complesso alle tenebre dell' oblio.
(rif."Ville della Brianza-M.Mauri, D.F.Ronzoni")
VILLA CASTELBARCO, PINDEMONTE REZZONICO
Via Cesare Cantù 17/b, Imbersago - info: 039.9920779 - da Vescogna 3,4 km
Il fabbricato originario data alla seconda metà del Seicento. Nata come residenza estiva dei conti di Castelbarco Pindemonte Rezzonico, ha subito ampliamenti della struttura nel corso dei secoli ed un intervento a fine Ottocento che le diede l' aspetto attuale, conferendogli importanza con la creazione della scalinata sulla facciata principale e l' altana che, spezzando e muovendo le linee prospettiche, slancia tutto il corpo dell' edificio.
Gli accessi mantenuti in vie anguste indirizzati alle zone di servizio, l' aprirsi del cortile d' onore e la terrazza sopraelevata a spigolo sull' ampio parco all' inglese, sono alcune delle principali caratteristiche della struttura monumentale che pure mantiene quell' aspetto di vita famigliare di "villa di delizie" così cara al XIX° secolo.
VILLA ORSINI COLONNA, FALCO' MOMBELLO
Via Copernico 1, Imbersago - info: 039.9902064 - da Vescogna 3 km
Uno dei più importanti esempi di dimora patrizia di campagna, la villa dei Principi Pio Falcò sorge sulla collina di Mombello, nelle vicinanze di Imbersago. Costruita nel Cinquecento dagli Airoldi, venne ampliata e rimaneggiata con schema a U nel XVIII° secolo, finchè, passata ai Principi Falcò, venne profondamente ristrutturata alla fine dell' Ottocento per intervento dell' architetto Achille Majnoni che le conferì il carattere di uno sfarzoso barocchetto, in particolare negli interni.
Il vasto giardino all' italiana (ripristinato nel 1920), con terrazzamenti, balaustre, statue, fontane e carpinate, fa della villa una delle più interessanti soluzioni paesistiche dell' intera Brianza.
(rif."Ville della Brianza-M.Mauri, D.F.Ronzoni")
VILLA SOMMI PICENARDI
Viale Sommi Picenardi 8, Olgiate Molgora - info: 039.508333 - da Vescogna 3,2 km
Nota soprattutto per il suo giardino, villa Sommi Picenardi è uno dei più noti modelli di abitazione signorile in Brianza.
Già residenza della famiglia Trotti, venne modificata nel corso del Settecento e ristrutturata radicalmente ai primi del Novecento, quando acquisì la classica struttura a U. Risale al Settecento il famoso giardino all' italiana della villa, caratterizzato da un ricco impianto architettonico con scaleee, balaustre con statue, un ninfeo a mosaico, belvedere e viale dei cipressi. Un grande parco all' inglese fa da cortina alla parte anteriore dell' edificio.
(rif."Ville della Brianza-M.Mauri, D.F.Ronzoni")