LA FAMIGLIA CALCHI MARLIANI (1680-1820)
Nel 1477 alla morte di Giovanni Calco i suoi beni passarono ai figli e questi pervennero per divisione a Bartolomeo Calco (1434-1508) che fu Primo Segretario Ducale dello Stato di Milano al tempo di Lodovico il Moro.
Alla morte di questi, nel 1508, passarono ai figli tra i quali Polidoro Calco (?-1539) che fu governatore dello stato di Milano. I beni di Vescogna furono poi divisi e la porzione settentrionale pervenne ad Antonio Maria, figlio di Polidoro ed al figlio di quest' ultimo Giovanni Battista Mauro Calco, nato nel 1567 (?).
La figlia di Giovanni Battista Mauro sposò Giulio Marliani. Con lei si estinse questo ramo dei Calchi e i possedimenti di Calco passarono ai Marliani. Furono così proprietà del figlio Luigi (?-1685), del figlio Giuseppe, del nipote conte Luigi.
I Marliani, forse proprio Luigi o suo figlio, alla fine del XVII° secolo, partendo da preesistenze o forse demolendone una parte, realizzarono un' ampia villa nella porzione settentrionale della Vescogna.
La cartografia del Catasto Teresiano del 1721 riporta la forma definitiva della villa sostanzialmente ad U rivolta verso sud-ovest cioè verso Sartirana Briantea. La zona verso sud-est (ala di levante) venne costruita inglobando e trasformando preesistenti edifici; fu realizzato un cortile di servizio ed altri edifici addossati che ebbero destinazione rustica. Venne edificato un nuovo corpo corrispondente alla porzione centrale del fronte (ala di tramontana) comprendente tinaia, cantina al piano seminterrato, stanze e saloni ai piani terra e primo. In centro al fronte principale fu realizzato un portale con ai lati due torrette che ospitano le scale a chiocciola che portano ai piani superiori. Sulle ali laterali del cortile principale vennero costruiti due portici con colonne e al di sotto del cortile, verso mezzogiorno, fu creato un gradevole giardino all' italiana su tre ordini di terrazze.
Alla fine del Settecento il conte Luigi Marliani (1737-?) si trovò oberato dai debiti e dovette cedere le sue proprietà di Masnago nel territorio di Varese e di Calco. Queste ultime erano "fondi con case rustiche e casa grande da nobile con giardino, chioso e roccolo, per un totale di 788 pertiche". La vendita all' asta avvenne nel 1804 ed essi furono acquistati da Andrea Cavalli Lanfredi, abitante in Porta Ticinese a Milano.
Inizia così un periodo di divisioni e continui passaggi di proprietà della villa e dei suoi annessi fino a che tra il 1821 e il 1826 gran parte della Vescogna entrò in possesso di Don Andrea Forti, parroco di Arlate.
(rif. Ricerca Storico-Catastale di G.Medolago)
(ill. "Stemma Famiglia Calchi - Codice Trivulziano, 1390")